La Sicilia di Goethe
La Sicilia di Goethe – Parte 2: i Templi
Nella seconda parte del suo Viaggio in Sicilia, Goethe visitò il più importante patrimonio archeologico dell’isola: dal Tempio Dorico di Segesta al Parco Archeologico di Selinunte, per finire alla straordinaria Valle dei Templi di Agrigento. Prosegui il viaggio con Goethe alla scoperta delle emozioni.
Il viaggio di Goethe attraverso i luoghi più suggestivi della Sicilia continua nella zona di Calatafimi Segesta, del suo sito archeologico con il maestoso Tempio Dorico di Segesta, così descritto da Goethe nel 1787: All’estremità di una valle lunga e larga, isolato in vetta a una collina e insieme cinto da rupi, domina lontano un’ampia distesa di terra, ma solo un breve tratto di mare. Il paese d’intorno è immerso in una fertilità malinconica, tutto coltivato, eppure quasi privo di abitazioni umane.
J.W. Goethe rimase colpito dal paesaggio esotico e silenzioso che sollecitarono il suo animo poetico. Prosegue quindi il viaggio verso il Parco Archeologico di Selinunte, il più grande d’Europa, con l’Acropoli e i resti di templi di epoca ellenica.
Selinunte si trova nei pressi di Castelvetrano, dove si possono visitare interessanti monumenti rinascimentali, barocchi e la piccola Chiesa della Santissima Trinità di Delia, in stile arabo-normanno.
Seguendo le orme di Goethe proseguiamo il viaggio verso Agrigento e la Valle dei Templi, assaporando emozioni che solo questi luoghi possono dare; questa la descrizione dello scrittore tedesco:
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