Agrigento: Tempio di Castore e Polluce
Il tempio di Castore e Polluce ad Agrigento è sicuramente l’emblema della città.
Del V sec. a.C., è dedicato a Càstore e Pòlluce, due degli Argonauti.
Conosciuti anche con il nome di Diòscuri, parteciparono alla ricerca del Vello d’oro.
Mito di Castore e Polluce
Il termine Diòscuri significa letteralmente “figli di Zeus”.
Si riferisce ai due fratelli gemelli nati dall’unione fra il re dell’Olimpo e Leda, moglie del re di Sparta Tindaro.
Secondo la mitologia, Zeus, invaghitosi di Leda, si trasformò in cigno e la sedusse:
dalla loro unione ella partorì due uova dalle quali nacquero, da un parte Pòlluce ed Elena (futura causa della guerra di Troia);
Dall’altra Càstore e Clitennestra. Questi ultimi, però, nacquero a seguito della successiva unione di Leda con il proprio marito Tindaro.
Così solo Pòlluce, a differenza del fratello, divenne immortale.
Struttura del Tempio di Castore e Polluce
Il tempio è andato quasi interamente distrutto:
rimane intatta solo parte della trabeazione che si eleva sopra quattro colonne che furono ricomposte e risistemate nel XIX sec.
Anche in questo tempio, come negli altri, le colonne presentano le classiche striature lungo il corpo e terminano con capitello il stile dorico.
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