Il carrubo:L’albero del cioccolato dei poveri
Carruba, pianta e frutto: tutte le informazioni sul carrubo e sul frutto, la carruba da mangiare cruda o ridotta in farina. Proprietà delle carrube e cenni botanici.
Il carrubo è un albero longevo e molto resistente alla siccità. Prospera bene nel clima mite del Meridione e nelle altre zone d’Italia può essere coltivato come alberello ornamentale.
Carrubo, caratteristiche della pianta
Il significato del nome carrubo deriva dall’arabo Kharrub, testimonianza delle origine della pianta: il carrubo è stato portato in Sicilia dai Fenici (XI – XII secolo a.C.). Si tratta quindi di una specie molto antica.
Dato che si tratta di un albero prevalentemente dioico, per la coltivazione e la produzione delle carrube (i frutti) è necessaria la fecondazione. Per la fecondazione è necessario coltivare due carrubi: per a fecondazione dei fiori femminili occorre la presenza di polline dai fiori maschili. Chi vuole ovviare alla presenza di due piante, dovrà cercare un albero ermafrodita.
Carrube, i frutti del carrubo
I frutti di questa pianta sono generalmente chiamati carrube. Presentano una forma inconfondibile: appaiono come baccelli allungati, in grado di raggiungere e superare i 20 cm.
I frutti, a maturità, sono di colore marrone scuro. Presentano una superficie rugosa e dura, con un interno carnoso e dolce al gusto.
Le carrube maturano tra agosto e settembre dell’anno seguente alla fioritura. Contengono molti semi duri, tondi e schiacciati. Anche i semi sono di colore marrone scuro.
I semi delle carrube sono dette carati. Come premesso, il carrubo è un albero antico. I semi di carrube hanno dimensioni e peso piuttosto omogeneo e in passato venivano utilizzati come unità di misura per pesare oro e materiali preziosi.